Autocertificazioni:

In Italia la Dichiarazione Sostitutiva di Certificazione o Autocertificazione è una dichiarazione firmata in foglio di carta semplice (senza marca da bollo) nella quale viene fatta una dichiarazione sotto propria responsabilità.

Disciplina

Venne introdotta nell’ordinamento italiano con la legge 4 gennaio 1968, n. 15 (“Norme sulla documentazione amministrativa e sulla legalizzazione e autenticazione di firme”), e ampliata nel 1997 con la prima legge Bassanini per semplificare le procedure della pubblica amministrazione. Le disposizioni relative all’autocertificazione sono oggi raccolte nel Decreto del presidente della Repubblica 28 dicembre 2000 n. 445

Utilizzo

Permette a chi ne fa uso di sostituire certificazioni amministrative relative a fatti, stati e qualità risultanti da registri pubblici. Spesso serve a dichiarare il possesso di determinati titoli e requisiti. Il dichiarante decade dai benefici qualora emerga la non veridicità dei contenuti delle dichiarazioni (fra le sanzioni, quelle del codice penale e del D.P.R. 445/2000, artt. 75 e 76). È stata criticata perché ha dato luogo a casi di abuso di professione, in quanto solo una parte degli elenchi cartacei necessari al controllo dei titoli e requisiti dichiarati è stata informatizzata o comunque è accessibile al pubblico.

Atti che possono essere sostituiti con autocertificazione

È possibile utilizzarla per i seguenti certificati:

  • Nascita
  • Residenza
  • Stato civile
  • Cittadinanza
  • Esistenza in vita
  • Stato di famiglia
  • Nascita del figlio
  • Decesso del coniuge, dell’ascendente o discendente
  • Godimento dei diritti politici
  • Iscrizione ad albi o elenchi tenuti dalla Pubblica Amministrazione
  • Titolo di Studio o qualifica professionale
  • Smarrimento abbonamenti di viaggio
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